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Cosa ha detto Conte: il nuovo esordio in politica a guida dei Cinque Stelle


Conte si mostra in pubblico tramite una diretta Facebook. Proprio qui il suo ultimo post da presidente del Consiglio aveva stabilito un record mondiale in termini di interazioni. Ed è dalla piattaforma di social networking che l’ex premier riparte. I temi che Conte decide di affrontare, in un’uscita che somiglia molto al suo primo discorso da leader di un Movimento Cinque Stelle rinnovato (o che ritorna sui suoi passi), hanno riguardato, tra le altre cose, reddito di cittadinanza e riforma della giustizia. Si tratta di temi spinosi per il governo, che deve mediare tra le differenti visioni di una maggioranza composita. Con il suo successore Mario Draghi, Conte avrà un incontro domani 19 luglio in mattinata alle ore 11.

Cosa ha detto Conte sul reddito di cittadinanza

L’ex inquilino di Palazzo Chigi ha difeso il sussidio bandiera del Movimento Cinque Stelle. Il riferimento al reddito di cittadinanza è stato implicito quando Conte ha parlato di “impegni che abbiamo mantenuto con le riforme realizzate”. Si tratta di traguardi che per il nuovo leader di pentastellati “oggi non possiamo accettare che vengano cancellati”. L’apertura c’è su, al massimo, una riforma migliorativa dell’assegno. Porta decisamente chiusa, invece, rispetto alle prospettive di un completo smantellamento.

Riforma della Giustizia, quali sono state le parole di Conte

“Il Movimento vuole processi veloci ma non accetteremo mai che vengano introdotte soglie di impunità e venga negata giustizia alle vittime dei reati”, ha detto Conte agli utenti che hanno assistito al suo discorso via diretta social. L’argomento su cui l’avvocato pugliese batte è la riforma della giustizia a firma dell’attuale ministro Marta Cartabia, un provvedimento che vuole incidere sulle soglie di prescrizione (e non solo) per avvicinare l’Italia agli standard dell’Ue e agli standard richiesti dall’Unione per tenere aperti i rubinetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Conte ha poi annunciato che sarà sottoposto alla votazione degli iscritti in nuovo Statuto, che nelle parole del premier disegna un confine più netto tra le funzioni del garante Beppe Grillo e il compito di indirizzo politico del professore votato alla politica. Quello di Conte sarà inoltre un Movimento dal “nuovo slancio”, che “partirà da gruppi territoriali e forum tematici”, con gli iscritti che “avranno un ruolo sempre più centrale”.

Solo pochi giorni fa Conte e il Movimento Cinque Stelle sembravano dover separare le proprie strade. Qui e qui un resoconto di cosa è accaduto prima di una nuova intesa.

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